Come e quanto il settore farmaceutico utilizza la Search Engine Optimization? Molto poco, senza nemmeno curarsi delle best practice di base, come ha rilevato la web agency Pro Web Consulting, che ha condotto in settembre 2015 uno studio tecnico per valutare l’ottimizzazione on-page di una dozzina tra siti di prodotto e portali istituzionali delle maggiori case farmaceutiche.
Alcuni medicinali sono ormai così celebri da essere diventati top-of-mind, anche grazie a campagne di comunicazione televisive e adv sulle maggiori riviste generaliste. Ma cosa succede se si analizzano queste referenze per la loro presenza online?
Innanzitutto, va sottolineato che non tutti i prodotti hanno un sito dedicato, pertanto per alcuni sono stati presi in considerazione i portali istituzionali dei brand. Già i primi insight – basati su rilevamenti da navigazione in incognito condotti su Google.it – mostrano come numerosi siti di news e contenuti si posizionino nelle SERP (Search Engine Research Page) molto prima rispetto al sito ufficiale del farmaco o dell’azienda produttrice.
Le referenze sono state suddivise in due macro-categorie, antinfiammatori e antipiretici, scelte come esempio perché più competitive e concorrenziali a livello di vendite: ad esse sono state abbinate keyword che fanno capo ad aree semantiche diverse, legate alle malattie e ai loro sintomi o rimedi principali.
La SEO potrebbe essere il rimedio alla mancanza di visibilità online, soprattutto ora che si prevede un aumento di investimenti dopo l’entrata in vigore, dal 1° luglio 2015, di una nuova normativa che autorizza anche in Italia la vendita online dei farmaci senza obbligo di ricetta.
Se il terreno di sfida tra le maggiori case di produzione si sposterà dalle farmacie e parafarmacie al web, è evidente che la capacità di posizionarsi per le parole chiave più competitive diventerà sempre più fondamentale.
Persino nomi del calibro di Aspirina, Moment e Tachifludec hanno sulle SERP indici di visibilità estremamente bassi – vicini allo zero – e si posizionano per un numero di parole chiave esiguo, per non dire che sono totalmente assenti dai risultati di Google. Unico esempio “virtuoso” rispetto alla media è Fluimucil.it, che si posiziona nelle prime 5 pagine di ricerca per quasi tutte le keyword in target – raffreddore, tosse, rimedi raffreddore, sintomi influenza, raffreddore rimedi, rimedi tosse – un risultato tutt’altro che clamoroso, reso eccezionale solo dal livello generale dei competitor. L’attenzione alla SEO è rilevabile anche on-page, cioè sulla struttura stessa del sito Fluimucil.it: sebbene basici, questi interventi portano vantaggi evidenti al portale, rispetto ai competitor che ne sono del tutto privi.
Poiché i siti delle aziende prese in considerazione per questa panoramica sono risultati molto carenti dal punto di vista dell’ottimizzazione per i motori di ricerca, i first mover, cioè i primi che decideranno di affidarsi alla SEO, avranno enormi benefici rispetto ai competitor.
Pro Web Consulting: chi siamo e come abbiamo condotto la ricerca
Pro Web Consulting è l’agenzia SEO svizzera, giudicata tra le 25 migliori SEO agency mondiali e vincitrice di numerosi Awards, che ha fatto dell’estrema specializzazione il proprio valore aggiunto. Offriamo servizi focalizzati sulla SEO: ottimizzazione sui motori di ricerca, SEO Reputation management e consulenza sugli Analytics.
Dalla sede di Chiasso, grazie a un team internazionale di quasi 30 risorse, copriamo tutti i principali mercati mondiali, con un unico obiettivo: i risultati concreti. Nel nostro portfolio annoveriamo clienti come Sky, LG, Paddy Power, Mondadori, Esselunga e Zalando.
La ricerca è stata condotta basandosi sul Visibility Index del tool specifico Sistrix mentre l’analisi on-site preliminare è svolta attraverso la valutazione puntuale di circa 40 parametri oggettivi riconducibili a 14 aree principali, grazie al software Screaming Frog.