Dopo una piccola pausa, torniamo più carichi di prima con un nuovo Digest dedicato alle Online Ads, il tuo strumento preferito per informarti su tutte le novità più importanti che riguardano gli inserzionisti. Continua a leggere per scoprire le news e i nostri consigli SEA di aprile!
Marketing con Shopify: consigli per iniziare
Se fra i tuoi clienti ci sono retailer, il nome di Shopify non ti suonerà nuovo. Si tratta infatti di una delle piattaforme per il commercio elettronico più usate, un modo semplice e veloce per creare uno shop online e vendere i propri prodotti. Per quanto semplice sia da usare e integrare con numerose altre app e strumenti, però, ci sono alcuni trucchi e accortezze da seguire per sfruttare questa piattaforma davvero al massimo. In particolare, ed è questo il punto su cui ci concentriamo qui parlando di Online Ads, ci riferiamo all’integrazione di Shopify con Google Ads, la combinazione che serve per dare al tuo store Shopify la visibilità che gli serve.
Ecco come iniziare: dalla scheda di Google all’linterno di Shopify, sincronizza tutti i tuoi prodotti; verrai automaticamente reindirizzato/a al Merchant Center di Google, da cui potrai creare le campagne di Smart Shopping (in caso tu non abbia un account Merchant potrai farlo in pochi semplici passi). Per ottenere il massimo dalle campagne Shopping, assicurati che il tuo feed di prodotti su Shopify sia curato e ottimizzato per le keyword per te rilevanti evitando, chiaramente, di sconfinare nel keyword stuffing. Una volta create le campagne, l’intelligenza artificiale di Google si occuperà del resto, ottimizzandole automaticamente.
Tramite Shopify puoi tracciare anche i risultati delle tue campagne Facebook Ads. Focalizzati sul monitoraggio dei prodotti che ti aspetti generino un buon ROI, e raggruppa gli altri in gruppi di annunci a bassa priorità. Puoi inoltre usare la funzione di monitoraggio avanzato dell’e-commerce all’interno di Google Analytics per creare segmenti di pubblico che comprendano gli utenti che abbandonano il carrello o lasciano il sito al momento del checkout, e poi targettizzarli su Ads con annunci specifici.
Su cosa puntare invece negli annunci? Potrà sembrare una banalità, ma sfrutta i tuoi punti forti: la spedizione o i resi gratuiti, ad esempio. Cura anche le tue landing page, usando le funzionalità apposite di Shopify che si appoggiano sia a strumenti esterni sia ai suoi page builder nativi.
E se hai un inventario di prodotti gigantesco? In questo caso gli annunci di ricerca dinamici sono quello che fa per te, perché ti aiutano a intercettare quel mare magnum di ricerche che da solo/a – ovvero senza l’aiuto della AI – non saresti in grado di prevedere. Per quanto riguarda invece le campagne di awareness, conviene soprattutto effettuare il posizionamento delle campagne su YouTube, Gmail e Discover.
Google Ads aggiorna i criteri di approvazione degli annunci
Una novità fresca fresca di Google Ads riguarda l’aggiornamento delle regole riguardanti i requisiti sugli URL di destinazione delle campagne. Datata 21 marzo 2022, la modifica intende migliorare la chiarezza nei confronti degli inserzionisti quando si tratta di mancata approvazione degli annunci. In quest’ambito, infatti, le motivazioni non sono sempre chiare, così come non si capisce sempre bene che cosa comporti la disapprovazione di un annuncio per il resto della campagna di cui esso fa parte. Situazione che sembra appunto essere adesso in fase di cambiamento: oltre ad aggiungere delle linee guida per quanto riguarda le politiche relative ai contenuti originali, Google ha introdotto nelle sue policy nuove indicazioni e aggiornamenti rispetto al problema della non accessibilità/non funzionamento dell’URL di destinazione.
Per quanto riguarda il primo punto, i siti in modalità under construction (sia quelli veramente tali sia i cosiddetti “domini parcheggiati”) verranno adesso categorizzati come mancanti di contenuti originali (“Insufficient Original Content”, secondo la denominazione delle linee guida) anziché sotto l’etichetta “Destination Not Working” come in passato. Quest’ultima sarà abbinata, invece, a siti che restituiscono errori di autenticazione, che non funzionano su browser o dispositivi di uso comune, o in caso di errori del server. L’etichetta “Destination Not Accessible” verrà invece utilizzata per i siti in manutenzione o per i quali l’accesso è ristretto su base geografica. Questa maggiore chiarezza può servire a risolvere i problemi di delivery degli annunci in maniera più rapida e indolore rispetto al passato.
Microsoft Advertising moltiplica la sua potenza di fuoco
Concludiamo il nostro Digest primaverile dedicato alle Online Ads con una serie di notizie che riguardano il competitor principale di Google Ads, Microsoft Advertising. È stato infatti recentemente annunciato che le campagne di Shopping di Microsoft saranno estese all’America Latina nelle prossime settimane; Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Messico, Perù e Venezuela potranno usufruire anche delle campagne dell’Audience Network.
Inoltre, gli attributi di Marketing with Purpose, inaugurati a settembre 2021, saranno resi disponibili in tutto il mondo: si tratta di uno strumento per comunicare in maniera efficace alcuni importanti selling points della propria azienda, relativi ad esempio ai temi di inclusività, rispetto ambientale, etica sociale e accessibilità.
Un’altra novità è che verranno introdotti a breve aggiustamenti stagionali delle offerte per gli annunci. La funzionalità sarà disponibile all’interno delle campagne di ricerca, delle campagne Shopping e degli annunci di ricerca dinamici. Ricordiamo inoltre che è possibile importare gli annunci di Google Ads su Microsoft Advertising: recentemente è diventato possibile importare anche le estensioni di immagine. Tutte queste novità aumentano incredibilmente le risorse a disposizione degli inserzionisti per raggiungere il proprio pubblico in ogni luogo e in ogni momento.