Quello della Search Engine Optimization è un settore in continua e rapida evoluzione, per questo è una buona idea affidarsi a un’agenzia competente per ottenere consulenza e supporto per il proprio business. Tuttavia, è altrettanto utile cercare di comprendere in prima persona le ultime novità e il loro possibile impatto sull’andamento del tuo sito.
Ecco perché Pro Web Consulting, accanto al proprio Blog, alle lezioni frontali e ai propri Webinar di approfondimento, ha deciso di creare un nuovo format ancora più agile per rimanere sempre aggiornati sulle ultime news della SEO: il Pro Web Digest.
Ecco un summary di cosa è accaduto sulle SERP negli ultimi mesi.
Page speed e renderizzazione: come far sì che il tuo sito carichi più velocemente
Il tempo di caricamento ideale di una pagina web? 3 secondi al massimo, secondo le guidelines di Big G. Se pensate che nel 2018 il tempo di caricamento medio di una web page da mobile era di 15 secondi… capite che siamo molto lontani dall’obiettivo. Soprattutto in mobilità, infatti, la frustrazione e l’impazienza dell’utente sono immediate: rendere la fruizione più rapida e fluida è un obbligo, pena l’aumento del bounce rate dovuto al fatto che l’utente, spazientito, abbandonerà il vostro sito.
Il tempo di caricamento ideale di una pagina web? 3 secondi al massimo, rendere la fruizione più rapida e fluida è un obbligo, pena l’aumento del bounce rate dovuto al fatto che l’utente, spazientito, abbandonerà il vostro sito.
È fondamentale ridurre al minimo l’impatto delle risorse che ostacolano la renderizzazione, per mantenere il tempo di caricamento della pagina il più basso possibile. Ci sono molti espedienti a riguardo, ad esempio, è sempre meglio impostare le pagine in modo che si carichino in modo incrementale: prima di tutto il contenuto principale, con gli elementi secondari in seguito.
Gestire bene l’internal linking. E sai cosa colleghi
I link interni vengono utilizzati per ridistribuire il valore dei link esterni all’interno del tuo sito: acquisire trust tramite link esterni è un’attività molto delicata e fatta di grande effort, ecco perché pensare di ridistribuire tra le pagine del sito questa autorevolezza guadagnata è una buona prassi.
Come per la trust building esterna, è bene che i collegamento interni siano fatti tra pagine davvero pertinenti come contenuto, in modo naturale e con anchor text sensati e non troppo “spinti”. È bene pensare di collegare soprattutto le pagine più rilevanti e di valore per il proprio business: non tutto il valore dei collegamenti esterni verrà passato alla pagina di conversione, ma una parte lo sarà e, nel tempo, il trust delle pagine chiave aumenterà.
È bene pensare di collegare soprattutto le pagine più rilevanti e di valore per il proprio business: il trust delle pagine chiave aumenterà.
NoFollow, novità sul trattamento dei link che non passano trust
Si evolvono anche gli attributi dei link: se una volta esistevano solo dofollow (= link che veicola trust da una pagina web a un’altra) e nofollow (= link che non veicola trust), oggi esistono anche gli attributi “sponsored” e “ugc – user generated content”.
Si evolvono anche gli attributi dei link: oggi esistono anche gli attributi “sponsored” e “ugc – user generated content”.
Inoltre, pare che dal 1° marzo 2020 Google potrà decidere di trattare gli attributi nofollow come suggerimenti e quindi scansionare ugualmente i link con tale attributo.
Rimanete sempre aggiornati sulle novità legate all’ottimizzazione per i motori di ricerca, seguendo la nostra rubrica Pro Web Digest!