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Pro Web Digest, episodio 2: le novità SEO di dicembre 2019

Torniamo con la nostra rubrica Pro Web Digest per aggiornarvi sulle ultimissime novità internazionali della Search Engine Optimization. I nostri esperti hanno selezionato i tre hot topic di dicembre: il nuovo algoritmo ermeneutico BERT, una riflessione sull’ottimizzazione dei contenuti e il progetto di Google di lanciare uno smartwatch.

 

BERT: come funziona il nuovo algoritmo che interpreta il linguaggio umano

Recentemente, Google ha rilasciato un aggiornamento tra i più rilevanti degli ultimi anni. Parliamo di BERT, un algoritmo dedicato all’interpretazione del linguaggio delle query: l’obiettivo è aiutare il motore di ricerca a comprendere e interpretare meglio il significato e il contesto delle ricerche degli utenti.

Alla base di BERT c’è, ovviamente, l’intelligenza artificiale: non è la prima volta che Big G introduce un meccanismo di AI con questo scopo. Ad esempio, nel 2015 nasceva RankBrain, algoritmo orientato alla comprensione delle query di ricerca e del contenuto delle pagine indicizzate. Al contrario di quanto qualcuno ha affermato, BERT non è una nuova versione di RankBrain: i due verranno affiancati per poter raggiungere il miglior livello di comprensione possibile di ogni query.

BERT risulta “attivo” oggi su 70 Paesi.

Ma come funziona davvero BERT? Ecco un esempio molto semplice, a partire dalla query “comprare medicine per qualcun altro farmacia”: prima del nuovo algoritmo, il motore avrebbe faticato a comprendere il vero intento di ricerca dell’utente, che si basa proprio su quella specifica “per qualcun altro”. Oggi invece, grazie a BERT, lo user intent diventa via via più comprensibile.

 

Acquisizione di Fitbit: nascerà lo smartwatch per l’ambiente Google

Google sta finalizzando l’acquisizione di Fitbit, il marchio dedicato agli smartwatch e fitwatch di ultima generazione. Obiettivo? Competere con Apple, ovviamente! Il tutto in ambiente Android: smartwatch proprietari che siano in grado di connettersi con gli altri dispositivi di Google, creando una rete personale di informazioni e servizi.

Nel frattempo, Google sembra aprirsi alla verticale health, almeno come piano del futuro.

Solo una notizia tech o di mercato? Nossignori: le ricerche che gli utenti effettueranno tramite smartwatch potranno fornire indicazioni interessanti in materia SEO, come ad esempio il tipo di informazioni ricercate attraverso questo genere di device rispetto a smartphone e PC, e la tipologia di risultati presentati dal motore di ricerca.

 

Fruizione dei contenuti: gli utenti non leggono ma “scansionano” i testi

Quanto tempo pensate che l’utente medio dedichi al sito su cui ha cliccato da una SERP? Mediamente, solo 15 secondi: questo perché la tendenza è di non leggere approfonditamente il testo ma di limitarsi a “scansionarlo” con lo sguardo, a un livello di concentrazione molto leggero, alla ricerca di qualche dettaglio o parola chiave che ne attiri l’attenzione.

Non è certo una novità ma non lo è nemmeno il fatto che troppi siti ancora ignorino questa modalità di fruizione degli utenti, presentando testi molto densi, lunghi, omogenei al limite del noioso.

Mai presentare testi densi e tutti uguali: la formattazione e i paragrafi aiutano la lettura

La formattazione e l’impatto visivo dei testi, quindi, è essenziale quando il contenuto stesso: è sempre bene dividerli in blocchi o paragrafi di semplice fruizione, integrandoli con supporti grafici e immagini a corredo, riassumere i concetti chiave con tabelle o frasi in evidenza e non dimenticare che la dimensione del font conta, soprattutto se ci rivolgiamo a un target di non più giovanissimi.

Riccardo Gaffuri Head of SEO