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Online Ads: aggiornamenti sulla privacy

Nel Digest di questo mese dedicato al mondo SEA ti parliamo delle principali novità connesse alla tutela dei dati personali degli utenti su Google: continua a leggere per scoprire di più!

All’avvio il Restricted Data Processing sulle piattaforme Google

Con l’ufficializzazione dei nuovi regolamenti sulla privacy in alcuni stati americani (nello specifico Florida, Texas, Oregon, Montana e Colorado) Google ha recentemente attivato nuove modifiche alle proprie policy in vigore su Ads e Analytics. Lo scopo è quello di aiutare gli inserzionisti a rimanere sempre in linea con le norme di legge in materia di privacy; l’altra faccia della medaglia è che la precisione del targeting e della personalizzazione degli annunci verrà inevitabilmente compromessa dal fatto che sempre più utenti rifiuteranno il tracciamento dei propri dati di navigazione.

Ad ogni modo, il cosiddetto Restricted Data Processing (RDP), ossia l’insieme di limitazioni con cui Google comincerà a mostrare solamente annunci non personalizzati, verranno attivate in automatico per gli utenti interessati che abbiano già accettato i termini Google per la protezione dei dati online. Per gli utenti che abbiano effettuato l’opt out, il targeting personalizzato degli annunci verrà disattivato per il Customer Match e le liste di remarketing.

L’introduzione del Consent Mode v2 in Europa

Google ha recentemente implementato il Consent Mode v2 con due nuovi parametri – ad_user_data e ad_personalization – in modo da rispettare il DMA (Digital Markets Act), una legislazione dell’Unione Europea che mira a regolare i mercati digitali per garantire la concorrenza e la protezione dei consumatori.

L’impatto del DMA sulle proprietà nell’EEA (European Economic Area) include l’introduzione di nuovi requisiti di conformità come, appunto, il Consent Mode v2 di Google, che richiede il consenso degli utenti per l’utilizzo dei dati nelle pubblicità e nelle analisi del sito web. Ciò ha portato gli inserzionisti a dover assicurare la conformità prima della scadenza per evitare penalizzazioni sui propri account pubblicitari. Infatti, gli inserzionisti che non hanno adottato il Consent Mode rischiano penalizzazioni per i loro account pubblicitari.

Ecco i quattro metodi per verificare la configurazione del Consent Mode di Google:

  1. Verifica in Google Ads: vai in Strumenti e Impostazioni > Misurazione > Conversioni > Diagnostica nel tuo account Google Ads. Se il Consent Mode è attivo, vedrai un widget di diagnostica.
  2. Integrazioni dirette accessibili dal tuo account Google Ads: seleziona la tua piattaforma web o CMP (piattaforma di gestione del consenso) per istruzioni dettagliate sulla configurazione del Consent Mode.
  3. Controllo in GA4: Google ha rilasciato una funzione in GA4 per verificare lo stato del consenso. Questo ti permette di controllare se Google può leggere e registrare le scelte di consenso fatte dagli utenti sul tuo sito web.
  4. Assistente Tag di Google: utilizza Google Tag Assistant per controllare quali stati vengono passati e aggiornati mentre gli utenti interagiscono con il banner di consenso dei cookie.

LinkedIn cambia faccia ai post sponsorizzati

Una piccola novità in casa LinkedIn riguarda invece i post sponsorizzati, che avranno adesso un’immagine di anteprima più grande rispetto ai post organici contenenti link verso siti esterni alla piattaforma. L’idea dietro questo cambiamento è quella di stimolare la creazione di un numero più elevato di contenuti nativi e invogliare utenti e aziende a pagare per i post sponsorizzati in modo da poter mantenere le immagini di anteprima più grandi.

Ovviamente, a essere penalizzati da questa novità saranno tutti coloro i quali, non disponendo di risorse umane ed economiche sufficienti a pubblicare con costanza contenuti originali, si appoggiano ai contenuti di terze parti per mantenere vivi e vegeti i propri feed LinkedIn. Si prospetta dunque un nuovo capitolo per la presenza di aziende e professionisti su LinkedIn all’insegna di una spesa pubblicitaria sempre maggiore.

Sveva Coltellacci Head of SEA