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Content strategy e search intelligence: SEO e contenuti

Quando si parla di content strategy la mente va immediatamente ad associare questo termine al content marketing.

Nonostante questi vocaboli siano spesso utilizzati come sinonimi, la realtà è differente, infatti, si potrebbe creare una strategia anche per contenuti “non marketing”.

Ciò di cui parleremo oggi sarà riferito all’area di intersezione tra la bolla gialla e quella blu, ovvero: la content marketing strategy.

Content Marketing Strategy

Gli utenti hanno dei bisogni che possono essere soddisfatti attraverso il consumo di uno o più beni o servizi. Il compito di un buon SEO è quello di carpire questa esigenza ed intercettare i potenziali acquirenti attraverso i motori di ricerca.

In questa fase molto delicata è necessario rispondere alle esigenze degli utenti e definire il target, ovvero:

  1. gli obiettivi;
  2. il mercato di riferimento;
  3. l’audience a cui ci riferiamo;
  4. lo stile e il tone of voice.

 

Dal punto di vista SEO questi tre punti si possono tradurre in:

  1. quali sono gli “argomenti” su cui vogliamo competere;
  2. chi sono i nostri competitor;
  3. a chi ci rivolgiamo (sesso, età e search intent);
  4. che tipo di linguaggio utilizzare.

 

Analisi del target e segmentazione di mercato

La segmentazione è un’attività che consente di individuare i target principali che popolano un determinato mercato.

Per comprenderla meglio, è necessario analizzare i due concetti antitetici che la caratterizzano:

  • L’ipersegmentazione – consiste nel suddividere il mercato in segmenti estremamente ridotti e conoscere così bene i propri utenti da poter offrire loro un prodotto e/o servizio quasi personalizzato;
  • La controsegmentazione – in questo secondo caso, il mercato viene considerato omogeneo e indifferenziato, si offre quindi un servizio “standard”.

Per eseguire questa attività, è necessario porsi un gran numero di domande, ad esempio:

  • Quali soggetti occupano il mercato a cui mi rivolgo?
  • Per quale motivo hanno scelto quel mercato?
  • Quali canali di marketing li influenzano?

 

Comprendere il target

Un segmento, per essere interessante, deve rispondere a 4 requisiti, esso deve essere:

  1. misurabile: da quanti soggetti è composto (es. il numero di utenti che mensilmente cerca la query “immagini” è 1.000.000);
  2. significativo: il numero di utenti che potranno fruire del servizio deve essere tale da giustificare lo sforzo economico ed organizzativo aziendale;
  3. profittevole: l’azienda deve essere in grado di trarre un beneficio da questi soggetti;
  4. accessibile: l’azienda deve avere i mezzi per essere visibile (es. SEO) dal target a cui ci si vuole rivolgere.

Quali strumenti usare

Identificare il target e segmentare il mercato è un’attività da svolgere in fase di pianificazione strategica (quindi prima di intraprendere azioni di content marketing).

Qualora non fosse stato preso in considerazione questo processo è necessario adottarlo come intervento correttivo e/o migliorativo.

È possibile suddividere questa attività in 6 macro aree di intervento:

  1. Analisi degli utenti attivi (Google Analytics, Google Search Console) valido solo in caso di progetto già avviato;
  2. Analisi dei competitor (Searchmetrics, Google, Screaming Frog, Google AdWords, ecc.);
  3. Analisi delle keyword (Searchmetrics, Google Suggest, Google AdWords, ecc.)
  4. Definizione della struttura (Architettura delle informazioni);
  5. Creazione architettura SEO (Title, description, H1, ecc.)
  6. Misurazione della performance (Google Analytics, Google Search Console).

 

Search Intent e strategia SEO

Dopo aver identificato il target di riferimento è necessario intercettare le ricerche degli utenti sulla base della cosiddetta “Search Intent”.

Solitamente l’intento di ricerca del nostro target è suddivisibile in 4 macro classi:

  • Navigational Queries;
  • Informational Queries;
  • Commercial Investigation Queries;
  • Transactionl Queries.

Identificazione Strategia SEO

Alla luce di quanto detto precedentemente nell’ambito della “Search Intent” è chiaro che gli obiettivi perseguibili attraverso l’attività SEO sono vari e dipendono, principalmente:

  • Dal mercato, sulla base dei concorrenti e del target di riferimento.
  • Dall’utente, in relazione alle proprie intenzioni di ricerca.
  • Dal sito che intendiamo ottimizzare e dagli argomenti trattati;
  • Dalla tipologia di sito (editoriale, ecommerce, news, ecc.).

Monitorare i competitor non significa ricalcarne le strategie ma comprendere quali sono i contenuti che Google considera rilevanti in prima pagina.

Come abbiamo visto, è necessario tener conto di diversi aspetti per conquistare le SERP di nostro interesse, nulla può essere lasciato al caso, il nostro obiettivo sarà quello di “sottomettere il nemico senza combattere” e dunque scavalcarlo semplicemente rispondendo meglio alle esigenze di chi cerca un prodotto o servizio comune.