Abbiamo valutato attentamente se fosse davvero necessario scrivere e pubblicare un altro degli innumerevoli post sui SEO Trend per il 2018.
Alla fine ha prevalso il sì, per un motivo piuttosto semplice: cercare di dimostrare che i macro-argomenti di cui spesso si sente parlare possono risultare anche interessanti se visti dalla giusta prospettiva.
Di seguito, quindi, una lista di argomenti triti e ritriti con un’indicazione circa l’aspetto su cui vi consigliamo di porre l’accento nelle vostre strategie SEO.
Il Mobile? Imprescindibile. Attenzione alla scansione, che deve essere mobile-first, e alla velocità di caricamento, sempre più tra i fattori essenziali.
1. Mobile First
Abbiamo già letto nel post sulle PWA che il “Mobile” è diventato un bisogno primario dell’uomo. Rispetto allo scorso post aggiungo che, secondo la stessa ricerca di comScore, un terzo degli americani intervistati rinuncerebbe a fare sesso per un anno piuttosto che abbandonare i propri dispositivi.
Visti i dati, le dichiarazioni di intenti di Google e l’avvio del roll-out del “mobile first index” vi chiedo:
Quando pensate al vostro sito web (o al vostro sito web preferito) come lo immaginate?
- Se la risposta è la A (versione desktop), probabilmente avete già capito dove voglio andare a parare.
- Se la risposta è la B (versione mobile), invece, la direzione è quella giusta.
Quando iniziate la scansione di un sito con ScreamingFrog, con quale “User Agent” iniziate?
La scansione del sito è la prima azione compiuta dai motori di ricerca, per questo motivo lo step iniziale da fare nell’audit onsite di un dominio è simulare il modo in cui Google potrebbe scansionarlo.
Troppo spesso dimentichiamo i due assiomi della scansione:
- Una pagina che non è stata scansionata non potrà essere indicizzata;
- Una pagina non scansionata e/o non indicizzata non potrà essere posizionata.
Per evitare di incorrere in tali problematiche, di solito ci si avvale di software come ScreamingFrog che tra le varie impostazioni offre la possibilità di selezionare un bot in particolare:
Da più di un anno a questa parte, in Pro Web Consulting effettuiamo più di due tipi di scansione ma di sicuro la prima è quella mobile. Se non ci avete mai provato, il risultato sarà sorprendente.
2. Velocità
Google aggiorna i propri algoritmi 500-600 volte l’anno. Di solito sono piccoli update, ma nel 2017 noi ne abbiamo riscontrati 10 molto grandi.
Al fine di determinare quali siano i fattori in comune tra chi ha un trend di crescita positivo (in termini di visibilità) e chi invece non ce l’ha, sono stati presi in considerazione 1000 domini, clusterizzati sulla base di vari parametri, ad esempio:
- Topic;
- Dimensioni;
- https o http;
- Anzianità dominio;
- Page Speed Desktop;
- Page Speed Mobile;
- Outlinks;
- Size;
- Resp. Time
Uno dei pochi elementi che tutti i siti che hanno guadagnato visibilità possiedono è un ottimo rapporto tra “Size” e “Response Time” che in poche parole significa velocità. Da pochi giorni, infatti, sul webmaster blog è stata pubblicata la notizia che da Luglio 2018 verrà presa in considerazione come fattore di ranking per il mobile.
Google sta diventando un “motore di risposta”: ecco perché ogni funzionalità che fornisca all’utente una risposta quanto più possibile immediata è ben vista dal motore.
3. AMP e Featured Snippet
Messi insieme probabilmente non vi dicono niente o non si capisce la correlazione, in realtà, non è raro leggere che sarebbe meglio non avere né l’uno né l’altro perché così facendo “regaliamo” traffico a Google. Niente di più sbagliato.
L’evoluzione di Google non è relativa ai soli aggiornamenti algoritmici ma anche (e a volte soprattutto) ad evoluzioni funzionali e grafiche.
Google non è più un motore di ricerca, si sta lentamente ed inesorabilmente trasformando in un motore di risposta. L’indirizzo è chiaro ormai da tempo (vi invito a leggere questo recente articolo del 2012) ma solo chi è in grado di interpretare bene le parole di BigG può anticiparne i trend ed acquisire un vantaggio competitivo.
4. I link
Se siete arrivati fin qui, probabilmente, è perché sapete anche che le vecchie linee guida per webmaster sono state aggiornate il 12 Dicembre.
Indovinate un po’ qual è il motivo per cui il vostro sito potrebbe non essere posizionato? Ecco un estratto della prima parte della guida
I motivi più frequenti per cui i nostri crawler non rilevano un sito sono:
- Il sito non è ben collegato ad altri siti sul Web
- Avete introdotto da poco un nuovo sito e Google non ha avuto ancora il tempo di sottoporlo a scansione
- La struttura del sito rende difficile a Google eseguire una scansione efficace dei contenuti
- Google ha ricevuto un errore durante la scansione del sito
- I criteri impostati nel sito impediscono a Google di eseguirne la scansione
Probabilmente non serve aggiungere altro.
Voice Search? È la “novità del momento” da anni ormai… forse è il caso di iniziare a lavorarci seriamente.
5. Voice Search
Tempo fa mi è stata posta questa domanda: “Pasquale, ma quindi la voice search è un trend del 2018?”
La voice search è una novità del 2009 e questa immagine ve lo dimostra:
I risultati di una ricerca vocale oggi sono molto più precisi e di valore. Proprio per questo motivo nonostante ci si trovi ancora in una fase di “early adoption” non è per niente una cattiva idea iniziare a fare qualcosa di “innovativo” per intercettare questa tipologia di query (che per natura è molto più lunga e articolata).
In conclusione
Per posizionarci bene, per posizionarci meglio o semplicemente per posizionarci sui motori di ricerca dobbiamo fornire valore ai nostri utenti.
Per farlo è necessario capire come.
Iniziare con un sito web facilmente fruibile attraverso gli smartphone, che risponda immediatamente alle domande degli utenti; rapido e ben connesso con siti web esterni è il primo passo per ottenere dei buoni risultati quest’anno.