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SEA: un nuovo approccio per un online advertising efficace

Nel panorama attuale non è sempre consigliabile fidarsi delle metriche di piattaforma advertising. Oggi spiegheremo quale approccio dovrebbe adottare chiunque (agenzie, specialist e aziende) per impostare una strategia adatta al proprio business.

 Il contesto attuale

Tra Apple iOS 14.5, GDPR e Cookiegeddon, il mondo della digital analytics è stato pesantemente colpito. L’advertising online, che è strettamente collegato alla digital analytics e al data tracking, ne subisce le dirette conseguenze. Vediamo nel dettaglio cosa è cambiato.

Principalmente abbiamo riscontrato importanti perdite di dati, che a loro volta comportano:

  • Perdita di conversioni
  • Perdita di efficienza da parte dell’algoritmo
  • Reportistica non affidabile

Ha ancora senso, quindi, concentrarsi sulle metriche di piattaforma e fare modifiche, analisi e ottimizzazioni in base a dati parziali e/o non affidabili?

Un nuovo metodo per un online advertising migliore

Per avere un riscontro affidabile, l’unica soluzione è quella di capire cosa sta succedendo al business del cliente e non alle piattaforme.

Quindi, come concentrarsi al meglio sul business anziché sulla piattaforma?

  1. Creando una sinergia e una comunicazione costante con il cliente stesso
  2. Unire le metriche di piattaforma alle metriche di business

Di fatto, unendo le metriche pre-clic delle piattaforme (che a differenza delle metriche post-clic, sono molto affidabili) e le metriche di business che fornirà il cliente, si avrà una visibilità molto più veritiera dell’impatto delle attività di online advertising.

Alcune metriche Business-oriented

Di seguito, mostriamo alcune metriche che sono decisamente più orientate al business che alle piattaforme di advertising.

METRICHE DI PIATTAFORMA

METRICHE BUSINESS-ORIENTED

ROAS MER (Marketing Efficiency Ratio)

nMER (new customer Marketing Efficiency Ratio)

rMER (returning customer Marketing Efficiency Ratio)

CPA (Costo per acquisto) CAC (Costo per acquisizione cliente)

nCAC (Costo per acquisizione di nuovo cliente)

rCAC (Costo per acquisizione di cliente di ritorno tramite remarketing up/cross-sell)

AOV nAOV (Valore medio dell’ordine di un nuovo cliente)

rAOV (Valore medio dell’ordine di un cliente di ritorno)

 

MER, nMER e rMER

La premessa è che molti acquisti provenienti dall’advertising non vengono effettivamente attribuiti a questa tipologia di attività.

Come abbiamo detto, le piattaforme di online advertising hanno perso e perdono anche ora molti dati. Se poi sommiamo questo svantaggio a percorsi d’acquisto sempre più complessi e insondabili, il ROAS perde completamente di significato.

Il MER (Marketing Efficiency Ratio) va oltre queste problematiche, andando a misurare l’effettivo ritorno sulla spesa pubblicitaria considerando il fatturato totale e non il fatturato visibile sui report di piattaforma.

La sua formula è molto semplice:

MER = Fatturato / Spesa pubblicitaria

nMER = Fatturato nuovi clienti / Spesa pubblicitaria

rMER = Fatturato clienti di ritorno / Spesa pubblicitaria delle attività di up/cross-sell

Grazie a questa metrica, si potrà rispondere a domande come:

  • “Come è variato il MER in funzione delle attività adv?”
  • “Il mio aMER, specialmente in relazione al nCAC, è sostenibile?”
  • “La mia attività paid per up/cross-sell è efficiente?”.

CAC, nCAC e rCAC

Non sarebbe più utile sapere qual è il costo di acquisizione per un nuovo cliente, piuttosto che sapere qual è il costo per acquisto da piattaforma? Allo stesso modo, non sarebbe più utile sapere quanto di più costa ri-convertire e/o fidelizzare un cliente?

CAC, nCAC e rCAC ci aiutano proprio in questo. Ecco le formule:

CAC = Spesa pubblicitaria / Numero di acquisti totali

nCAC = Spesa pubblicitaria / Numero di acquisti provenienti da nuovi clienti

rCAC = Spesa pubblicitaria delle attività di up/cross-sell / Numero di acquisti provenienti da clienti di ritorno

Anche in questo caso, ecco alcune domande da porsi:

  • L’attività di online advertising mi permette di portare nuovi clienti con un costo sostenibile?
  • Le mie azioni di remarketing (cross-sell, up-sell)  sono davvero sostenibili?

nAOV e rAOV

L’average order value, ovvero il valore medio di ogni ordine, è una metrica molto conosciuta. Anche in questo caso, limitarsi a quello che ci mostra la piattaforma è riduttivo.

Andare a esaminare i risultati di business ci può aiutare a capire meglio il comportamento di acquisto degli utenti.

Per farlo è necessario misurare l’AOV sia per i nuovi clienti che per i clienti di ritorno. Quindi:

nAOV = Fatturato nuovi clienti / nuovi clienti

rAOV = Fatturato clienti di ritorno / Clienti di ritorno

Come in precedenza, andiamo a capire a quali domande rispondono queste metriche:

  • Quanto spende, mediamente, un nuovo cliente quando acquista per la prima volta?
  • I miei clienti abituali quanto spendono, mediamente, ogni volta che acquistano?
  • L’rAOV, moltiplicato per il numero di volte che un cliente di ritorno acquista in un dato frangente di tempo) quanto rende sostenibile il nCAC?

Conclusioni

In definitiva, l’attuale scenario impone a chi fa advertising di riconsiderare le modalità di analisi della propria attività.

Unire le metriche di piattaforma e le metriche di business mette luce su aspetti che, concentrandosi sulle piattaforme, verrebbero completamente ignorati e che possono risultare fondamentali per:

  • Determinare il reale impatto dell’attività di online advertising
  • Determinare la sostenibilità dell’attività di online advertising
  • Determinare se modifiche e ottimizzazioni stanno ottenendo gli effetti sperati

Potenzialmente, si potrebbe notare che anche se la piattaforma presenta un -10% sul ROAS, le ottimizzazioni hanno portato un impatto positivo sul MER.  In questo articolo abbiamo visto solamente tre metriche che si ottengono ponendo l’attenzione sul business e non solo sulla piattaforma. Ovviamente, le metriche ottenibili sono molte di più. Il limite è la volontà di scavare a fondo.

Simone Prizzi SEA Specialist