Inaugurato con un aggiornamento di algoritmo ancora avvolto, come da tradizione, nel mistero, il mese di marzo ci mostra SERP brulicanti di tante nuove funzionalità. Vediamo allora, in questo articolo, di quali interessanti novità possono già gioire gli utenti Google e Bing d’oltreoceano e cosa possiamo aspettarci noi per i prossimi mesi, quando il roll-out sarà completo.
Calo storico per i Featured Snippet
Uno studio di Moz.com dei primi giorni di marzo ha rilevato un calo significativo nel numero globale di impressioni dei Featured Snippet in SERP. Il risultato, ricavato da un set di oltre 2.000 SERP riferite al mercato statunitense, mostra un andamento analogo per ricerche desktop e mobile.
Per scoprire le ragioni di questo evento fuori dall’ordinario, i dati sono stati scomposti analizzando le 20 categorie storiche di Google Ads. È così apparso come il calo abbia colpito in modo decisamente più netto alcuni settori in particolare, specificamente quello della salute e della finanza, settori quindi di tipo YMYL che finora avevano mostrato una presenza consistente di Featured Snippet (in numero maggiore per il settore medico), molto spesso in combinazione con altre funzionalità di SERP, come i Knowledge Panel.
Non si ritiene che il calo sia dovuto al Passage Indexing Update, quanto piuttosto al fatto che la presenza del Featured Snippet in concomitanza con il Knowledge Panel risultasse per Google ridondante. Questa ipotesi pare corroborata dal fatto che le query più colpite dal calo risultino essere quelle composte da una sola parola, le più generiche e dunque più idonee ad ottenere risultati “misti” del tipo descritto. La variazione nel numero di Featured Snippet, nel loro caso, è stata in effetti del -73%, contro il -19% delle query composte da 2 sole parole, e del -6% o meno per le restanti query.
Il consiglio è dunque quello di monitorare le perdite subite e correre ai ripari cercando di ottenere posizioni organiche più alte per le keyword con cui comparivate in SERP con Featured Snippet e, parallelamente, puntare ancora di più sulle long tail.
Novità Google Search Console: Core Web Vitals aggiornati e “Associazioni”
Due le principali novità che riguardano Google Search Console. La prima, entrata in azione intorno alla metà di febbraio, riguarda la modifica delle metriche su cui si basano i Core Web Vitals: se avete notato un generale miglioramento degli indicatori del vostro sito a partire dal mese scorso, potrebbe dovuto essere a questa modifica, soprattutto se non avete effettuato alcuna operazione per migliorare le performance del vostro sito. Nello specifico, il metro di valutazione di LCP, FID e CLS è stato modificato da “minore di” a “minore o uguale a”. Non valga però come un “liberi tutti”: nell’ottica dell’imminente Google Page Experience Update, previsto per maggio, bisogna mettersi sotto per ottenere indicatori verdi per tutte le metriche.
Altra novità interessante del mese per quanto riguarda GSC è l’aggiunta di un’integrazione chiamata “Associazioni” che permette di collegare a Search Console i propri account di Analytics, Ads, YouTube e del Chrome Web Store. L’integrazione permetterà di avere una visuale più ampia delle performance dei propri siti web sui vari servizi Google.
Funzionalità della SERP Google in roll-out
Anche questo mese si apre con alcune nuove funzionalità per la SERP di Google. La prima è la nuova grafica dei risultati video: l’interfaccia mostra adesso non soltanto i “momenti-chiave” all’interno del video con relativi timing, ma li spiega estrapolando dal video stesso porzioni rilevanti di parlato trasformate in testo. Ecco come appare la funzionalità sulla SERP americana:
La seconda novità riguarda invece l’aggiunta di etichette/tag nella pagina dei risultati, nello specifico fra URL e meta description. Queste etichette, di cui potete visualizzare alcuni esempi qui, non risultano cliccabili. Quale sia il loro scopo, quindi, non è per il momento molto chiaro: forse dare subito all’utente un’idea dell’argomento o settore di riferimento della pagina comparsa in SERP in modo da fargliene capire meglio la rilevanza rispetto alla keyword inserita? Chi vivrà vedrà.
Intanto, un’ultima novità in SERP: Google sta testando diverse collocazioni per i filtri di tipo “see results that mention”, ovvero che filtrano i risultati in base alla presenza di un determinato termine-chiave. È possibile trovare esempi di questa funzionalità in due diverse posizioni: in cima alla SERP o nella sidebar. Spuntando una delle etichette, i risultati vengono filtrati ed evidenziati su uno sfondo grigio offrendo all’utente un elenco di pagine più vicine al suo intento di ricerca.
Per approfondire l’argomento, vi rimandiamo al thread su Twitter.
Google News arricchito con la funzione Full Coverage
Uno spazio dedicato lo merita la notizia dell’introduzione della funzione Full Coverage per Google News. Di cosa si tratta? In poche parole, Google utilizza la sua intelligenza artificiale per connettere fra loro notizie che riguardano lo stesso argomento in modo da illustrarne l’evolversi in maniera esaustiva e chiara. L’idea è quella di dar modo agli utenti di seguire “il filo del discorso” mentre è ancora in corso.
Per sua stessa natura, la funzione è applicabile per l’appunto solo ad argomenti complessi che si dipanano nel tempo: non la troverete attiva in corrispondenza di eventi una tantum, ma solo per vere e proprie “storie” che evolvono nel tempo come, secondo gli esempi forniti da Google stesso, il Super Bowl o il Covid-19. Un pulsante con la dicitura “View Full Coverage” posto alla fine del carosello delle top story permetterà di accedere a tale funzionalità.
Per il roll-out nel nostro paese ci sarà da attendere, come sempre, qualche mese, mentre il Full Coverage è già a pieno regime negli States.
Nuovo look per la SERP di Bing
Pulizie di primavera anche in casa Microsoft, che migliora il look della SERP di Bing con alcune nuove funzionalità:
- Evidenziazione intuitiva: per alcuni tipi di query, come quelli legati alle ricette e al fai-da-te, la SERP propone adesso un layout a schede di grande impatto visivo; cliccando su un risultato questo si apre nella parte destra del browser senza coprire o sostituire le schede dei risultati: all’interno di questo box si visualizzano i dati principali; ad esempio, per le ricette, la lista degli ingredienti, le calorie per porzione, le recensioni e un widget per adattare le dosi a un numero predefinito di commensali. Attraverso un apposito pulsante sarà inoltre possibile cercare, con un solo clic, risultati simili a quello mostrato nell’immagine aperta.
- Caroselli espandibili: per i risultati relativi ai film, sarà possibile visualizzare una serie di dettagli riassuntivi sulla pellicola (sinossi, anno di uscita, recensioni dei diversi portali) semplicemente posizionandovi sopra il mouse.
- Risultati-infografica: sulla scia del Knowledge Graph di Google, ma visualmente ancora più ricca è la nuova esperienza di visualizzazione dei risultati della SERP per chiavi di ricerca generiche. In risposta a queste query, comparirà sulla spalla destra della SERP una vera e propria infografica riassuntiva delle informazioni salienti su un dato argomento. Ammettetelo: è molto più bella del Knowledge Graph.
- Risultati locali aggregati: anche per query di tipo local Bing propone una SERP “aggregata” di grande impatto visivo che include informazioni ricavate tanto da Maps quanto dalle immagini e dalle recensioni testuali. In risposta a query riguardanti le attrazioni presenti nelle varie località, l’utente ottiene dunque una panoramica ricca e completa di questo genere: