Per gli inserzionisti di Google Ads e Microsoft Advertising sono in arrivo questo mese alcune piccole novità che rivoluzioneranno il modo di fare pubblicità sui motori di ricerca: fra storiche campagne improvvisamente dismesse e nuove interessanti funzionalità basate sul machine learning, vi presentiamo in questo articolo le news più succose del mese.
Addio alla corrispondenza generica modificata nelle parole chiave
A partire da febbraio 2021, la corrispondenza a frase ha iniziato a comportarsi come la corrispondenza generica modificata mostrando annunci per lo stesso significato. Il nuovo comportamento prende cioè in considerazione l’ordine delle parole qualora questo contribuisca a modificare il significato della parola chiave stessa.
Per esempio, la parola chiave con corrispondenza a frase “servizi di trasloco da Milano a Roma” copre anche le ricerche per “servizi di trasloco aziendale da Milano a Roma”, ma non per “servizi di trasloco da Roma a Milano” in quanto il significato sarebbe completamente diverso.
Da luglio 2021 sarà invece impossibile creare nuove parole chiave con modificatore di corrispondenza generica; quelle già presenti continueranno a funzionare, ma ovviamente potrebbero andare in conflitto con quelle a frase.
Perché questa modifica? Google ha risposto dicendo che lo scopo principale è mettere più facilmente in contatto le aziende con le persone che cercano i loro prodotti o servizi. Già l’anno scorso la corrispondenza a frase era stata modificata includendo anche ricerche con lo stesso significato ma diverso seme. Questa novità aveva “avvicinato” l’intento della corrispondenza a frase a quello del modificatore: l’aggiunta di febbraio si era quindi resa necessaria. Da luglio avremo dunque a disposizione solo la corrispondenza generica per massimizzare la copertura; il lavoro maggiore sarà rappresentato adesso dalla selezione delle negative, che dovranno essere molto più consistenti in quanto la generica, per definizione, potrebbe incorporare anche ricerche non prettamente inerenti al nostro business.
Addio anche alle campagne Gmail
A partire dal 1° Luglio 2021 non si potranno più creare nuove campagne Gmail o modificare quelle esistenti. Per continuare a pubblicare annunci su Gmail si dovranno creare campagne discovery, estendendo di fatto la copertura verso YouTube e Discover.
Ecco i principali cambiamenti introdotti dalle nuove campagne:
- Non ci saranno strategie di manual bidding;
- Non ci saranno targeting su dispositivi specifici;
- Non ci sarà la possibilità di scegliere la rotazione degli annunci;
- I formati saranno solo due: standard o carosello;
- Non ci sarà la possibilità di aggiungere un video all’annuncio.
Di fronte a tutte queste novità la domanda sorge spontanea: perché dismettere le campagne Gmail? Naturalmente per dare spazio all’automazione sul bidding degli annunci e, soprattutto, delle campagne.
Nuova configurazione nelle campagne sulla rete di ricerca
Da metà febbraio gli annunci adattabili diventano il tipo di annuncio predefinito per le campagne sulla rete di ricerca. Gli annunci di testo espanso non verranno dismessi: si potrà comunque continuare a crearne di nuovi. Questo cambiamento nasce però dalla necessità di rendere gli annunci più flessibili e adattabili al qui ed ora: essi permettono infatti di mostrare la combinazione di titoli e descrizioni giusta alla persona giusta grazie al machine learning del motore di ricerca. Google ha in effetti mostrato che grazie a questa tipologia di annunci si ricevono fino al 10% di clic e conversioni in più.
Filter Link Extension, la nuova estensione di Microsoft Advertising
Su Microsoft Advertising è stata introdotta una nuova estensione di annunci che si chiama “Filter Link Extension” (o, per chi avesse la dashboard in italiano, “Estensioni collegamento filtro”). Questa estensione è molto utile in presenza di molti prodotti, servizi od offerte con pagine dedicate sul sito: essa permette infatti di creare un link diretto all’interno dell’estensione. Potremmo dunque definirla come una via di mezzo tra il sitelink e lo snippet strutturato, in quanto ci permette di mostrare i nostri prodotti con la stessa grafica dello snippet strutturato, ma in un formato cliccabile. In questo modo si apre la possibilità agli inserzionisti di mostrare più informazioni all’interno dei loro annunci, che risulteranno ancora più appetibili per l’utente. Di seguito un esempio preso direttamente dal sito di Microsoft Adv: